Los Angeles Lakers @ Golden State Warriors W 115-110 (29-11)


Los Angeles Lakers @ Golden State Warriors W 115-110 (29-11)

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Kobe, Lamar, Pau: i Lakers centrano la sesta in fila.

Dopo la convincente W casalinga contro i Cavs i Lakers si presentano ad Oakland per cercare la dodicesima consecutiva contro i Warriors, già sconfitti nei primi 2 mesi un paio di volte allo Staples con un +52 di margine complessivo.

Il primo quarto, come da consueto in rs, è giocato con intensità ridotta e le marce basse. Un parzialino 11-2 Warriors porta i padroni di casa sul +6, ci pensa un gioco da 3 punti di un Kobe ottimo 9 punti, in totale controllo della gara. Il resto dello starting five gialloviola dorme un po’, soprattutto in difesa, regalando tiri comodi agli avversari, ben 4 le triple a bersaglio per la franchigia della Baia nei primi 12′, chiusi in vantaggio sul 26-21, grazie soprattutto ad un grande Monta Ellis, 10 punti per lui.
Il numero 8 avversario continua il suo show personale anche in avvio del secondo quarto, 8 punti in fila, nelle precedenti due gare stagionali contro i Lakers ne aveva segnati 12 di media, i Warriors volano sul +11, 34-23 costringendo coach Jackson al timeout. Ellis non si ferma e porta i suoi anche sul +14, 37-23. Finalmente qualche sprazzo di Lakers, 8-0 di parziale tutto ispirato da Brown e Gasol, che costringono questa volta il coach avversario Keith Smart al timeout: 6 punti in fila di Pau e la tripla di Ron firmano il 38 pari. Sul più bello però i Lakers “spengono” nuovamente e concedono un 11-2 di parziale firmato, manco a dirlo da Monta Ellis, 23 per lui, andando negli spogliatoi sul -8, 43-51.

Avvio del secondo tempo con i Lakers che vanno subito a cercare di attaccare il pitturato, dove il divario tra le due squadre è evidente. Pau e Bynum caricano di falli i lunghi avversari, con 8′ da giocare, sul -5, i gialloviola possono contare già sul bonus per i tiri liberi. 9 punti di Kobe nel quarto e -2. Però nuovamente i Warriors riescono a respingere indietro gli assalti angeleni tornando sul +9, i finali di ognuno dei primi 3 quarti sono sempre contraddistinti dalla maggiore energia di Golden State. Il buzzer di Monta Ellis, vanifica un paio di giocate di Brown, una tripla ed una stoppata da urlo per Shannon. Bynum riporta i Lakers sul -2, ma nuovamente i gialloviola non riescono a trovare il pareggio.
Tocca vedere persino 5 punti di Radmanovic. Lamar non ci sta, con Kobe e Pau in panchina firma ben 8 punti nel solo quarto periodo, -1 a 8′ dalla fine. Altri 4 del 7 e +1 L.A. . Tripla di Monta Ellis, sullo scadere dei 24”, risponde Kobe con un altra bomba ed un ghigno diabolico che ricorda quello della storica gara 3 a Denver del 2009.

Finale intenso, mini supplementare da 5′ da giocare e la solita atmosfera caldissima della Oracle Arena. Altri 2 di Lamar, +3 e max vantaggio nel secondo tempo. Il finale è tutto targato Kobe vs Monta, un grandissimo duello sui due lati del campo. Il Mamba piazza un “& 1” da miglior giocatore al mondo con annesso sesto fallo di Biedrins che vale +4 L.A.; dall’altra parte risponde Ellis in penetrazione, poi Artest punisce dall’angolo su scarico ancora di Kobe. David Lee dalla media regala nuovamente il -3 ai suoi e Kobe, alla fine di un brutto attacco, viene stoppato dall’ex Bruin Gadzuric. 1:07 da giocare e Lakers sul + 3, ma la palla è dei padroni di casa. Dopo il minuto di sospensione, Curry sbaglia un tiro comodo da 3, dall’altra parte il morso del Mamba arriva alla giugulare: un’ altra tripla da più forte di tutti e + 6, lo sguardo è quello cattivo delle giornate migliori. Errore di Ellis e rimbalzo, manco a dirlo, di Kobe. Finisce sostanzialmente qui, nonostante il cadetto spaziale sfoghi la sua frustrazione con un paio di triple.

Cori MVP per il miglior Kobe della stagione, 39, già sentiti alla Oracle e con il solito “shut up bitcha!” che risuona nella Baia.

( f. r. )


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