Los Angeles Lakers @ Memphis Grizzlies 93-84 W (36-16)


Los Angeles Lakers @ Memphis Grizzlies 93-84 W (36-16)
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Seconda vittoria consecutiva nel giro di trasferte per i Lakers, che passano a Memphis 93-84 al termine di una partita che non passerà certo alla storia per il bel basket e i brividi regalati agli spettatori…

Per una volta i Lakers fanno il loro dovere, vincendo in trasferta senza patemi d’animo contro una squadra nettamente inferiore. Una vera rarità se si considera il momento che i ragazzi di Jackson stanno vivendo da due mesi a questa parte. Effettivamente, forse, chiamarlo momento è riduttivo, quindi potremmo definire senza problemi la vittoria a Memphis come una rarità nella stagione dei Lakers, considerando come è arrivata.

I gialloviola non hanno certo giocato una partita entusiasmante (palle perse banali e percentuale nei tiri liberi ridicola), ma hanno controllato per tutti i quarantotto minuti e quando Memphis provava a riavvicinarsi, veniva puntualmente ricacciata indietro da due-tre minuti di ottima esecuzione offensiva e di apprezzabile applicazione difensiva. Bryant (19, 7 rb e 6 assist) ha guidato i compagni nel primo quarto, tenendoli a galla in un inizio piuttosto svogliato, riuscendo facilmente a battere l’uomo dal palleggio per mettere in ritmo gli altri, continuando così per tutto il match. La prima svolta all’ incontro l’ha data l’ingesso di Odom (15 e 11), che con l’ennesima doppia-doppia stagionale ha rapidamente girato la partita verso le sponde del pacifico.
Gli altri si sono poi accodati, riuscendo a ritagliarsi tutti un angolo positivo all’interno del match, con menzione speciale per Artest, che forza tiri senza senso ma limita molto un Rudy Gay sottotono ed è finalmente preciso dalla lunga distanza quando viene trovato con degli scarichi che gli regalano metri di spazio (3/6 per lui da tre punti).
I Grizzlies di stanotte erano assolutamente poca cosa, va detto, con l’assenza di Mayo e del temibile lungo iraniano Haddadi. Per il resto si è visto il solito tacito accordo tra i fratelli Gasol, un accordo di quasi non belligeranza, un Tony Allen che non ha ancora capito che gara7 è finita e lui l’ha persa, mentre provava ad esaltarsi per giocate al limite dell’ininfluenza assoluta ed un Thabeet che ha ancora dato modo, in un minuto di gioco, di far chiedere alla gente cosa abbia fatto per essere scelto così in alto e far parte di un roster Nba.
Ad ogni modo confortevole vedere la squadra giocare con un minimo di fiducia e mandare sei uomini in doppia cifra. Chiaro che per continuare bene questo tour, serviranno ben altre prestazioni rispetto a quella offerta contro dei derelitti Grizzlies.
Il vincitore del premio “Fai anche tu un career high contro i Lakers” è: Sam Young, guardia al secondo anno da Pittsburgh, che segna 22 punti in 39 minuti di gioco. Va detto, ad onor del vero, che con la sospensione di Mayo e l’infortunio di Henry, già altre volte si era avvicinato ai 20 punti. Contro di noi, ovviamente, li ha raggiunti.
Alla prossima.

Boxscore


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